Una casa costruita, per stessa affermazione dell’autore, programmaticamente in opposizione al disordine edilizio circostante. La composizione è centralizzata sul grande camino, con una pianta simmetrica di matrice classica. Tuttavia le facciate nel disegno non seguono il principio della replicabilità e si mostrano diverse l’una dall’altra.
Il fronte sul giardino, con le due rampe che raggiungono i terrazzi e configurano un arco ribassato a protezione dell’ingresso a cui si antepone una imponente colonna, si palesa solenne riferendosi sia all’architettura palladiana che all’antiretorica di William Morris. I paramenti in mattoni, le fasce marcapiano in cemento, definiscono un episodio in cui la forza del progetto trova rispondenza piena nella potenza del fatto costruttivo. I cancelli sono una rilettura di quelli realizzati da Novotry per villa Kapsa a Praga.