L’Hortus Conclusus si colloca adiacente a Palazzo San Domenico, in uno spazio che nel ‘600 era un orto pensile a servizio del convento, poi diventato sede del Tribunale di Benevento, infine Rettorato dell’Università del Sannio. Inizialmente l’incarico riguardava la sistemazione di un sistema scultoreo ma il tema spaziale è dato dalla ridefinizione dei margini entro i quali mettere in scena la rappresentazione dell’arte.
La soluzione architettonica è data da una lunga doppia parete che definisce il limite e l’accesso all’hortus, aprendosi (attraverso un portale di 9 metri di luce) alla “piazza dei rimandi” di pietra e di bronzo. Un piano d’acqua è il terminale ambiguo che riflette un cavallo di bronzo eretto alla sommità di un antico muro in pietra restaurato.
Il sistema delle relazioni è rafforzato dalla presenza di elementi perentori: il grande scudo circolare bronzeo, il muro portale rosso, le tessiture di reimpieghi di mura e pavimentazioni. Antico e nuovo, architettura e arte, interno ed esterno, il gioco delle ambivalenze definisce uno spazio affascinante per l’espressione poetica dell’evocazione alla quale porge il suo carattere metafisico.