Il complesso della Banca d’Italia occupa il versante orientale di Piazza Risorgimento, posizionato di fronte alla Scuola Mazzini, a lato del Liceo Classico, venendo così a comporre un insieme di architetture moderne di qualità. L’imponente struttura occupa il lotto che era stato destinato alla sede della GIL, costruita negli anni ’30 del Novecento e nel dopoguerra demolita.
Una piastra rettangolare contiene i locali aperti al pubblico e gli uffici della banca e funge da basamento per due torri di abitazione di tre e cinque piani, con le sagome sfalsate in pianta, destinate a contenere alloggi signorili per i dirigenti e appartamenti di superficie più piccola per i funzionari dell’istituto.
Il risultato perseguito vuole prendere le distanze da qualsiasi retorica, così la banca è compresa tra superfici murarie con angoli smussati e generose vetrate a ritmo di partizione variato e presenta un tetto giardino. I due blocchi in elevazione denunciano la struttura a vista e il più alto si affaccia sulla piazza con ampie logge vetrate. La movimentata articolazione raggiunge unità nel trattamento delle murature, col cemento a faccia vista, che evidenzia la matrice lecurbuseriana di questa architettura.