L’edificio per abitazioni prospetta sul Viale Principe di Napoli con un breve fronte di circa 22 metri e si sviluppa in profondità, per oltre 60 metri, stretto tra i due edifici che lo fiancheggiano. Si compone di un piano terra – con ingresso, negozi e passo carraio – cinque piani ed un piano attico. Due vani scala consentono di raggiungere i quattro appartamenti per piano ai quali opportune chiostrine forniscono illuminazione ed aerazione.
L’innesto lungo la cortina del viale verso la Stazione centrale è risolto negando l’affaccio piatto, parallelo all’asse viario, cercando invece la fuga prospettica, con una parziale rotazione della facciata ad affermare una propensione verso spazi più ampli, a sua volta accompagnata da una tensione volumetrica sottolineata dai piani sfalsati dei balconi. Il cemento faccia vista esalta il movimento chiaroscurale che risulta accentuato rispetto allo studio del disegno prospettico – dal sapore wrightiano – dove ben si legge lo sviluppo dell’andamento in verticale della fabbrica, potenziato dalla profonda loggia che attraversa l’intera facciata in altezza.