Il più laconico dei villini di Via Cappuccini è Villa Grimaldi che segnala la volontà di abbandonare definitivamente il gusto accattivante del neo-liberty, in favore di una matrice compositiva semplice e razionale.
Pur trovandoci, complessivamente, di fronte ad un episodio probabilmente meno riuscito dei predecessori, l’edificio segna una virata verso un proto-razionalismo di maniera che si denota per un disegno geometrico delle facciate e si giova ancora di fasce d’intonaco ringrossato in verticale ed orizzontale, senza però più nessuna pretesa di rimando ad un qualsiasi esercizio ornamentale.
La borghesia cittadina non domanda più ostentazione, bensì una cultura dell’abitare fluido e semplice.